In che ordine guardare i film di Star Wars?

 

La saga di Star Wars rappresenta forse una delle più amate e delle più guardate della storia del cinema. Include sia tre trilogie, in ognuna delle quali alcuni protagonisti sono comuni e altri no, sia due spin-off che sono stati realizzati per dare una spiegazione ad alcune parti della storia lasciate in sospeso nei canonici film.

 

 

Il primo film diretto da George Lucas è uscito nel 1977 e inizialmente si intitolava solo Star Wars. Solo successivamente ha cambiato nome in Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza. Sono quindi usciti al cinema gli episodi 5 e 6. Nel 1999 viene distribuito nelle sale il primo episodio della serie Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma e successivamente l'episodio 2 e 3. Del 2015 è Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza e quindi gli altri due come episodio 8 e 9.

 

in-che-ordine-vedere-star-wars

Come potete vedere non vi è una linearità temporale nell'ordine di uscita dei film di Star Wars e pertanto si sono formati due schieramenti tra i fan della saga, chi preferisce vedere gli episodi in ordine di uscita temporale e chi preferisce vederli seguendo la numerazione ufficiale.

Negli anni si sono infatti aperte molteplici strade di pensiero. Se da un lato in molti restano fedeli agli ordini di uscita al cinema, qualcun altro predilige l’ordine stabilito dal canone ufficiale, e qualcun altro ancora segue il cosiddetto ordine Machete. Approfondiamo l'argomento insieme.

 

 

Prima opzione: vedere la serie in ordine temporale di uscita al cinema

in-che-ordine-vedere-star-wars-quale-vedere-dopo

Il classico metodo, anche se leggermente confusionario per i troppi puntini sospensivi lasciati nel raccontare la storia, è seguire l’ordine dato dalle uscite al botteghino. Seguendo questo metodo guarderai prima i film appartenenti alla prima trilogia, per passare poi alla trilogia del prequel che la critica non definisce eccelsi.

Lo svantaggio ulteriore del guardare i film in ordine di uscita concerne poi i due spin-off. Se da un lato Rogue One: A Star Wars Story è un film che merita, dall’altro ha il contro di descrivere la storia accaduta 34 anni prima di quanto descritto ne Il Risveglio della Forza e Gli Ultimi Jedi, i due film che lo hanno rispettivamente preceduto e succeduto al cinema.

 

Include ogni caso, in ordine di uscita dovresti così guardare gli 11 film (9 della saga e 2 spin-off):

  1. Una nuova speranza (IV), del 1977;

  2. L’Impero colpisce ancora (V) del 1980;

  3. Il Ritorno dello Jedi (VI) del 1983;

  4. La Minaccia Fantasma (I) del 1999;

  5. L’Attacco dei Cloni (II) del 2002;

  6. La Vendetta dei Sith (III) del 2005;

  7. Il Risveglio della Forza (VII) del 2015;

  8. Rogue One del 2016;

  9. Gli ultimi Jedi (VIII) del 2017;

  10. Solo del 2018;

  11. L’ascesa di Skywalker (IX) del 2019.

 

Sebbene questo metodo di visione abbia i poc’anzi citati svantaggi, molti consigliano ancora di seguire questa modalità, onde evitare di inciampare negli spoiler che potrebbero rovinarti la sorpresa, come invece accade con il secondo metodo. Al massimo, se proprio si vuole leggermente deformare l’ordine di visione, è consigliabile guardare prima le trilogie e poi in ultimo i due spin-off.

 

 

Il secondo metodo: il canone ufficiale

in-che-ordine-vedere-star-wars-quale-vedere-prima

Il canone ufficiale è l’ordine di visione realizzato dal creatore della saga George Lucas. Quest’ultimo non ha mai fatto mistero di aver preferito nella sua immaginazione pubblicare con un ordine diverso i film. Non a caso, spiega appunto di aver realizzato come trama e storia prima il quarto episodio (che sarebbe il primo film pubblicato) e poi il resto delle pellicole, ma che l’ordine avrebbe dovuto essere diverso. Guardare Star Wars  secondo il canone ufficiale vuol dire quindi seguire l’iter di visione così come lo ha immaginato l’ideatore nella sua testa. Non a caso infatti, ancora oggi la Disney, che ormai sono anni che possiede i diritti di Star Wars, usa il canone di Lucas per numerare i film della saga.

 

La scaletta di George Lucas, secondo la sua immaginazione, è la seguente:

  1. La Minaccia Fantasma (I) del 1999;

  2. L’Attacco dei Cloni (II) del 2002;

  3. La Vendetta dei Sith (III) del 2005;

  4. Solo del 2018;

  5. Rogue One del 2016;

  6. Una nuova speranza (IV), del 1977;

  7. L’Impero colpisce ancora (V) del 1980;

  8. Il Ritorno dello Jedi (VI) del 1983;

  9. Il Risveglio della Forza (VII) del 2015;

  10. Gli ultimi Jedi (VIII) del 2017;

  11. L’ascesa di Skywalker (IX) del 2019.

 

Quali sono i contro di questo ordine di visione dei fim? Innanzitutto prima di visionare i film più famosi e belli della saga, ovvero quelli appartenenti alla prima trilogia (IV, V, VI) giusto per intenderci, bisogna guardare i 3 prequel e i due spin-off, Solo e Rogue One.

Da ciò ne consegue che si avranno due spoiler importanti su situazioni raccontate nella vecchia trilogia. Adesso andremo a descrivere questi due spoiler, quindi nel caso saltate avanti e passate al paragrafo successivo.

 

ATTENZIONE SPOILER: Oltre a “spoilerare” che Darth Vader, che nella vecchia trilogia rappresenta il cattivo numero 1, è il padre di Luke Skywalker, cioè il protagonista buono della stessa trilogia, viene rivelato che Luke e la coprotagonista della vecchia trilogia, la principessa Leia sono in realtà gemelli.

Infatti  la loro nascita viene mostrata nel terzo episodio, l’ultimo della nuova trilogia (la qual cosa lascia intendere allo spettatore di dover rinunciare a veder nascere tra i due una relazione sentimentale, cosa lasciata volutamente in sospeso per buona parte del quarto e del quinto episodio).

 

 

Terzo metodo: Il “Machete Order” e la sua evoluzione

star-wars-ordine-di-visione

L’ultimo ordine di visione di cui vogliamo parlarvi è quello che otto anni fa è stato pensato da Rod Hilton prima che la nuova trilogia fosse realizzata.

Il suo ordine si basa quindi esclusivamente sui primi sei film della saga. Secondo la concezione di Hilton i primi due film da vedere sono il quarto e il quinto episodio, per poi proseguire con il secondo e il terzo. A questo punto non si dovrebbe guardare La Minaccia Fantasma (I), ma bisognerebbe concludere la saga con il sesto.

 

 

La scaletta di Rod Hilton:

  1. Una nuova speranza (IV), del 1977;

  2. L’Impero colpisce ancora (V) del 1980;

  3. L’Attacco dei Cloni (II) del 2002;

  4. La Vendetta dei Sith (III) del 2005;

  5. Il Ritorno dello Jedi (VI) del 1983;

  6. Il Risveglio della Forza (VII) del 2015;

  7. Gli ultimi Jedi (VIII) del 2017;

  8. L’ascesa di Skywalker (IX) del 2019;

  9. La Minaccia Fantasma (I) del 1999;

  10. Solo del 2018;

  11. Rogue One del 2016.

 

Le ragioni di questo bizzarro metodo le ha spiegate Hilton stesso. Questo iter viene stabilito per creare maggiore suspense guardando prima la nuova trilogia per creare la giusta atmosfera prima del gran finale.

L’ordine Machete mette come primo episodio il film Star Wars per antonomasia della saga, e pone a chiudere la fila i film più soddisfacenti in termini di finale. In questo modo, un neofita dell'universo di Guerre Stellari avrà un prologo ed un epilogo emozionanti, guardando centralmente film che non vengono considerati tra i più belli della serie.

Nel 2015, poco dopo l’uscita al cinema del settimo episodio, il Machete Order ha subito una piccola variante. Hilton ha spiegato che la nuova trilogia non inserita all’interno del suo metodo, andasse vista in ordine di pubblicazione in coda ai cinque dell’ordine Machete, quindi prima del film da lui considerato l’epilogo. Per quanto riguarda gli spin-off si possono guardare al termine delle varie trilogie.

Nell’insieme viene considerato un ordine "fattibile", se non fosse per il fatto che vengano visti divisi tra loro il quinto e il sesto episodio, forse i più belli della saga e propedeutici fra loro.

Inoltre inserire l’ultima trilogia prima dell’episodio considerato epilogo da Hilton potrebbe mandare in confusione chi non conosce la saga. Vedere di seguito tre film – La Vendetta dei Sith, Il Ritorno dello Jedi e Il Risveglio della Forza non è il massimo visto che fanno parte di anni differenti e sono stati realizzati da produzioni diverse, hanno personaggi e temi parecchio distanti fra loro.